La fine della giornata è l'inizio di qualcos'altro... È lo start dei MIEI pensieri, quelli reconditi. Quelli che, spesso, non si possono condividere. E stasera voglio stare bene. È sera, la sera in cui neanche una doccia calda, l'acqua bollente non scioglie via i pensieri più profondi, incisi nel sapore delle mie labbra, scivolano sulle mie mani, ne sento la presenza tra i miei seni caldi, sul collo, sento brividi, profondi. L'acqua bollente non brucia neanche più la mia pelle. È questa la penitenza che mi sono autoinflitta, non mi sfioro, le dita, le mordo per non farlo, voglio ma non dev… 阅读更多内容
La classe...non è acqua
Credi di conoscere le persone...ma poi.... *** Le ultime settimane dell'anno scolastico sono le più fiacche, soprattutto quando non rimane altro che cazzeggiare... sarà banale ma il termine è molto appropriato... *** I suoi sguardi non erano innocenti e provi di malizia: tutt'altro! Negli occhi l'attenzione peculiare di chi sta per fare qualcosa non curante di ciò che sarebbe potuto essere. *** Andiamo con ordine: la mattina è quella in cui non sai più come andare avanti col programma, la mattina in cui la dirigente col solito tono dittatoriale ti inveisce contro perché la gonna che indossi… 阅读更多内容
Le due Prof
Mi recavo come al solito verso il liceo dove insegno, esco di casa facendo cura di ogni dettaglio, catturare l'attenzione senza essere volgare era un mantra che nella vita mi ero predisposta di osservare. Certo che insegnare in un liceo dove per la maggior parte sono ragazzi con l'ormone sparato, significa averne viste di tutte i colori. Scendo dall'auto nel parcheggio, tiro giù la gonna al ginocchio sulle calze color carne, sistemo il leggero trucco sulle labbra che portavo come ogni giorno. Ecco che la preside che mi saluta come sempre accigliata, mi dice che non siamo ad una sfilata di mo… 阅读更多内容
Una storia di piacere proibito vol. 2
La zia Jessica salutò il nipote Paolo prima di scendere dall'auto, come nulla fosse, quasi senza guardarlo. - aspetta zia... Ma lei scese con fare premuroso e chiuse il portone dietro le sue spalle di corsa in ascensore. Il grosso specchio le mostrava ancora i segni di quello che aveva lasciato accadesse minuti prima, il rossetto sbavato e il suo sapore ancora vivo sulle labbra. Aprì di corsa la porta di casa e si fiondó dentro come se si volesse nascondere da qualcosa. Senza accendere le luci di casa, si liberò subito del vestito, svestì intimo con cura e lo ripose dentro l'armadio si sfilò… 阅读更多内容