L'appartamentino nel sottotetto.

La casa dei miei zii era costituita da un edificio di due piani. Il secondo piano era in effetti una mansarda sottotetto che si raggiungeva con una rampa di scale dalla zona giorno.
In quella mansarda lo zio aveva ricavato un piccolo appartamentino per potervi ospitare eventuali ospiti. Negli anni, tuttavia, non era mai venuto nessuno a parte una zia sua sorella che si fermò per una settimana quando dovette assistere in ospedale il marito operato alla schiena. Così, quell'appartamentino era da tempo divenuto un luogo dove passare il tempo libero. Era dotato di un comodo, enorme, divano a cinque posti, c'era una tv a 24" che oggi non sembrano molti ma ai tempi in cui le tv erano a tubo catodico era uno schermo gigante. Lo spazio era arredato con librerie in legno verniciato su cui si trovava una enorme quantità di libri, videocassette e **** di giochi di società tra i più noti. Vi era un grande tavola da sei posti e persino un angolo cottura e un bagno completo di doccia.
Lo zio aveva recentemente reso più confortevole quell'ambiente installando nuovo materiale isolante e vi si poteva stare freschi in estate e caldi in inverno.
Io e Miriana, mia cugina, vi trascorrevamo i lunghi pomeriggi estivi quando i miei mi spedivano a trascorrere le vacanze a casa degli zii. Era un posto confortevole dove giocare o guardare film o serie tv che a quei tempi erano moltissime sulle reti Fininvest.
Miriana era una bellissima ragazza dai lunghi capelli castani che teneva sempre raccolti in trecce o code. Eravamo molto legati in quanto siamo praticamente cresciuti insieme e abbiamo la stessa età.
Un giorno eravamo stravaccati sul divano a guardare un film e faceva particolarmente caldo. Miriana si tolse la maglietta e i pantaloncini rimanendo con addosso solo la biancheria intima molto semplice che portava in quegli anni. Avevamo entrambi compiuto da poco sedici anni. Io non avevo mai avuto pensieri lubrici nei confronti di mia cugina, tuttavia, vederla quel giorno così spogliata davanti a me mi fece provare una sensazione nuova e fino ad allora sconosciuta. Ebbi una sensazione di desiderio come di stringerla forte a me. Si mise sdraiata su un fianco non distante da me. Era rivolta dall'altro lato così da rivolgermi le spalle. La osservai e potei vedere la sua schiena nuda leggermente incurvata, ne percorsi le curve sinuose verso il basso fino a dove si innestava nei suoi fianchi. Lì vedevo la rotondità del suo sedere, le mutandine erano leggermente tirate verso l'alto così che la parte bassa si incuneava tra le natiche seguendone il profilo. In pratica le mutande erano così infilate tra le sue natiche che ai miei occhi era come se fosse totalmente nuda.
A quella vista ebbi un'erezione così repentina e violenta come non ebbi mai avute prima di allora. Il cazzo mi tirava così tanto che era perfettamente visibile in quanto formava una sorta di punta che protrudeva dai miei shorts. Per fortuna Miriana non poteva vedermi in quello stato, così cercai di fare qualcosa per distrarmi e non pensarci. Feci appena in tempo a calmarmi che Miriana si girò verso di me.
Rimase in silenzio osservandomi. Non so dire se aveva sentito la mia agitazione o cosa e rimasi anch'io in attesa. Poi mi disse "secondo te, da qualche parte ci sono nascosti film porno?" io rimasi di stucco e non seppi rispondere. Lei attese con calma che elaborassi quelle sue parole e riprese a parlare "secondo me mio padre nasconde qui da qualche parte una qualche cassetta porno, ne sono certa, tutti gli uomini finiscono per nasconderne qualcuna da qualche parte". Io risposi "anche secondo me deve essercene qualcuna da qualche parte" feci una pausa per trovare il coraggio di aggiungere "vuoi che le cerchiamo?" Sembrava che Miriana non aspettasse altro e si alzò repentinamente dal divano. In quel momento notai anche il suo seno e come si era fatto più da donna rispetto all'anno appena scorso.
Ci mettemmo alla ricerca di videocassette sospette. Rovistammo tra gli scaffali, aprimmo gli stipetti senza successo. Gli zii erano andati in città e ne avrebbero avuto per ore. Decidemmo di scendere per controllare nella camera degli zii. Aprimmo il comò e gli armadi. Infine, in fondo ad un cassettone pieno di biancheria da donna trovammo una decina di videocassette totalmente prive di etichette e senza alcuna scritta. Con un ghigno complice pensammo subito che non potesse trattarsi dei filmini delle vacanze. Le prendemmo tutte e tornammo nella mansarda.
Settammo il televisore sul collegamento scart del videoregistratore e infilammo la prima cassetta. Subito si materializzò davanti a noi una scena che difficilmente potrò dimenticare. Vedemmo una ragazza ************e dai lunghi capelli lisci e biondi, la pelle chiarissima mentre veniva scopata da quattro uomini di colore dotati ogniuno di un enorme cazzo, i cazzi più grossi che avessi mai visto, sembravano irreali da tanto che erano massicci. Uno di loro lo infilava nella bocca della malcapitata mentre un altro era sdraiato di sotto e lo sbatteva dentro la fica della biondina. Un terzo, invece, si mise sopra di lei e glielo infilò nel sedere sbattendolo con altrettanta foga degli altri. Questo si dava il cambio con il quarto in una sorta di gara a quanto a lungo e duramente avrebbero potuto inculare la biondina. La ragazza, dal canto suo, subiva quegli assalti con estrema disinvoltura e, anzi, ne godeva assai rumorosamente emettendo una gran quantità di gemiti e venendosene di tanto in tanto con grugniti e suoni gutturali animaleschi.
Io e mia cugina rimanemmo ipnotizzati da quello che vedevamo.
La prima volta che vidi la rappresentazione del sesso anale fu dal barbiere quando sfogliai di nascosto una rivista pornografica infilata tra le tante su un tavolino dell'angolo per l'attesa dei clienti. Nessuno mi guardava e così presi la rivista, la misi all'interno di una non porno e mi misi a sfogliare. Il servizio centrale raffigurava una donna che veniva sodomizzata da un uomo. La si vedeva in varie pose, una a gambe aperte mentre sovrastava il cazzo che la penetrava, una mentre era a quattro zampe con lui che lo spingeva dentro da dietro ecc. Io ero ancora troppo piccolo per elaborare una simile situazione e ingenuamente pensai fosse una sorta di supplizio o punizione perché il sedere era per me solo un orifizio per fare la cacca e non un organo sessuale. Inoltre, la donna che vedevo in quelle pagine patinate aveva un'espressione corrucciata, quasi sofferente. Chiaramente in seguito capii che quell'essere corrucciata significava la sensazione di essere penetrata da un cazzo grosso nella strettoia del culo, ma a quel tempo non potevo rendermene conto e, allora, era per me rappresentazione di sofferenza. Io stesso, quando la zia mi faceva una supposta provavo un fastidio, figuriamoci prendere una cosa ai miei occhi così grossa come un cazzo adulto eretto!
Sicché, quel giorno mi ritornò alla mente quella rivista del barbiere ma stavolta avevo un filmato dove potevo constatare che quella che vedevo non era affatto sofferenza ma godimento. Lo sguardo corrucciato era ora diverso e la bocca spalancata della ragazza bionda non lo era perché gridava di dolore ma perché gemeva di piacere.
Mi venne duro come prima, mia cugina stavolta mi vide in quello stato e disse "hai un'erezione". Il tono era in bilico tra la domanda e l'affermazione. "Si lo so" dissi con un filo di voce senza il coraggio di voltarmi.
发布者 Devils_lawyer
8 月 前
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