Gli amici

All'inizio mi presenta un suo coetaneo, un uomo asciutto con una folta barba nera (credo tinta) sempre con abito e cravatta, un tipo deciso, oggi detto maschio alfa, mi bacia, succhia la lingua, il collo, mi strizza il capezzolo sinistro e lo succhia lo morde, mi sento di venire meno, sento che mi piace davvero tanto, lo abbraccio e lo stringo forte, ricambio con veemenza quei baci, la passione prende il sopravvento. Mi spoglio, mi portano in camera da letto. I miei amanti restano vestiti, dalle cerniere dei pantaloni escono due cazzi tosti, diversi tra loro, uno accettabile l'altro con una cappella spropositata. Dedico le attenzioni a quel palo, la bocca a fatica ingoia la cappella mentre l'altro mi penetra con dolcezza e così senza toccarmi raggiungo il mio orgasmo. Fatta la strada nel mio culo mi fottono a turno.
Ero felice di condividere quella passione con i miei amici maturi, quando tornavo alla mia vita e per un attimo pensavo a quello che avevo bevuto e succhiato mi tornava la voglia di rifare tutto.
La compagnia aumentò di altri due elementi, un uomo dai capelli rossi, netturbino, con un cazzo lunghissimo e un giovane di circa quarant'anni. Per circa tre anni ho condiviso con loro nei pomeriggi un'altra scoperta: il travestimento.
Ricordo il fondotinta Cupra, il rossetto, l'ombretto, la minigonna di jeans e scarpe con tacco. La puttanella. Così mi sentivo e così mi chiamavano.
Il gruppo venne meno quando mi accorsi che tra me e Giorgio, il più giovane, la passione divenne qualcosa di più profondo.
发布者 mino702022
1 年 前
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